Gianmaria Lenti - Bernardo Lopez Marin

Antropologi

Gianmaria Lenti è un ricercatore vulcanaro con un PhD. in Antropologia Sociale della Scuola Nazionale di Antropologia e Storia di Città del Messico. È ricercatore onorario e assistente professore in Sociologia presso La Trobe University di Melbourne. Lavora nel campo delle migrazioni transnazionali con enfasi nelle emozioni, le esperienze e le soggettività dei migranti e dei rifugiati. Ha ottenuto un Master nella Aalborg Universitet di Copenaghen e una triennale a Roma Tre. Nel corso della sua carriera, ha svolto lunghi periodi di lavoro sul campo in Messico, Grecia, Marocco e Turchia, dove ha intrapreso un soggiorno di ricerca l’Università Özyeğin di Istanbul.

Il Dr. Bernardo López Marin è un antropologo messicano attualmente ricercatore post-dottorale presso l’Università di Durham, nel Regno Unito. Bernardo ha completato i suoi studi di dottorato in Antropologia sociale presso la La Trobe University di Melbourne, in Australia, concentrandosi su un’indagine comparativa sul transito migratorio non autorizzato in Messico e Marocco. Bernardo ha finalizzato un Master in Antropologia Sociale presso la Scuola Nazionale di Antropologia e Storia del Messico e ha svolto un soggiorno di ricerca presso la Facoltà di Scienze Sociali dell’Università di Calcutta, in India. Ha ottenuto una laurea in lingue e culture indigene d’America presso l’Università di Copenaghen, in Danimarca.

Le nostre ricerche si concentrano sulle migrazioni di transito in Messico, Turchia e Marocco. Il lavoro sul campo che abbiamo condotto negli ultimi nove anni offre uno studio comparativo che analizza le esperienze e i sentimenti di diversi migranti, nel quadro di soggettività trasformative che si fondono con universi socioculturali, sesso-generici, etnico-religiosi, linguistici, razziali e socioeconomici. Il nostro studio evidenzia la variabilità delle circostanze che ogni migrante affronta in un modo particolare, sottolineando quelle dinamiche che rendono i loro viaggi un’esperienza unica, caratterizzata da precarietà e persecuzione, ma anche da manifestazioni soggettive e collettive di autodeterminazione e resistenza.

Progetto per Volcanic Attitude

Gianmaria Lenti ci parlerà della storia socio culturale di Vulcano caratterizzata da criticità e cicli intermittenti dovuti alle caratteristiche del territorio. Le sporadiche eruzioni del cratere de ‘La Fossa’ spingevano la popolazione a fuggire in cerca di salvezza, lasciandosi alle spalle ciò che si era costruito con tempo e sacrifici. Nei tempi che furono, l’insediamento umano e lo sviluppo di vita sociale presentavano enormi problematiche legate alla mancanza di acqua potabile per le coltivazioni, la mancanza di numerose materie prime e la distanza dalla terraferma. Si praticavano la pesca, l’agricoltura, la pastorizia, l’artigianato, l’estrazione mineraria e il commercio marittimo, ma il tutto partendo dalle proprie mani e il proprio sudore, con attrezzi rudimentali autocostruiti e i pochi materiali che arrivavano dall’entroterra siciliano e della penisola italiana.

Bernardo López Marin ci parlerà del vulcano nella mitologia. Le storie etno-storiche ci rivelano la concezione dei vulcani nel mondo come spazi sacri perché collegano il centro della terra con la superficie, unendosi così ad altri elementi naturali come l’aria, la terra e l’acqua. La parola “vulcano”, e il suo equivalente in diverse lingue indoeuropee, deriva dal nome di quest’isola, che deriva dalla credenza romana che l’isola fosse la forgia di Vulcano, il dio romano del fuoco, che nella mitologia e tradizione greca risalente a circa 5,000 anni fa, vi abitava e lavorava. Gli antichi greci chiamarono quest’isola “Therassia” e “Thérmessa” letteralmente “terra o fonte di calore” ed è un antico nome dell’isola sacra al dio Efesto. L’isola apparve nei loro miti come la fonderia privata di Efesto, dio della fucina e del fuoco, ma anche dei fabbri, degli artigiani e degli scultori, come dei metalli e della metallurgia.

Gianmaria Lenti ha partecipato ad un’estesa lista di conferenze, seminari, interviste, pubblicazioni accademiche, progetti di ricerca, borse di studio e premi per la qualità della ricerca nel suo contesto di studio legato alle migrazioni internazionali. Nel 2022 fonda la Fucina di Efesto APS, della quale diventa vicepresidente occupandosi di difesa e promozione del territorio. Ha organizzato un ciclo di conferenze legato alla storia, la natura e la cultura di Vulcano e l’Arcipelago delle Eolie, che si trova quest’anno alla sua seconda edizione. Sta organizzando sull’isola un festival delle Arti di Strada ed un progetto sulla tutela del mare, oltre a supervisionare tutto il calendario eventi ViviVulcano2023. https://scholars.latrobe.edu.au/glenti https://enah.academia.edu/GianmariaLenti https://www.facebook.com/asslafucinadiefesto/

Bernardo López Marin ha partecipato a numerose attività di divulgazione accademica nei cinque continenti, tra cui si trovano diverse presentazioni in colloqui, seminari e conferenze nonché, la pubblicazione di articoli scientifici. Ha partecipato a diversi progetti di ricerca e ottenuto onorificenze e finanziamenti per le investigazioni condotte nel suo campo di ricerca sulle migrazioni transnazionali. Bernardo lavora adesso nel progetto ‘Contesting Migration’ come Ricercatore Post-dottorale Associato della Durham University, in uno studio che si concentra nella diversità di forme in cui la migrazione viene demonizzata o supportata in Spagna, Italia ed Grecia. https://scholars.latrobe.edu.au/blopezmarin/about https://latrobe.academia.edu/BernardoL%C3%B3pezMar%C3%ADn

Luoghi d’intervento: Terrazza Hotel Les Sables Noirs, Vulcano.

Foto e video: Davide Pompejano

Web development: Creactive Room

Type: Collletttivo e CAST Foundry