Il progetto di ricerca MURAY nasce dall’idea del Professore Paolo Strolin dell’Università degli Studi di
Napoli “Federico II”, di applicare la tecnica sperimentale della radiografia muonica al Vesuvio.Il vulcano
partenopeo, rappresenta una sfida enorme sia in termini della misura stessa, che in termini di sicurezza, in
quanto una eventuale eruzione metterebbe a serio rischio l’intera area vesuviana e partenopea, entrambe
densamente popolate. Lo scopo della misura è effettuare una radiografia della parte sommitale del
vulcano, in modo da fornire un’immagine diretta del suo interno e così permettere ai vulcanologi
dell’Istututo Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) di modellizzare le possibili dinamiche eruttive.
Nel 2012, il progetto MURAVES, di cui l’INGV è capofila, è stato premiato dal Ministero dell’Università e
della Ricerca con un finanziamento sulla valutazione dei progetti di ricerca MURAY e MURAY2 che lo
hanno preceduto e che hanno dimostrato la fattibilità in termini tecnologici e fisici della riuscita del
progetto. Attualmente, l’apparato di misura MURAVES, sviluppato dalla collaborazione delle Università di
Napoli e Firenze e delle rispettive sezioni dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), nonché
dell’INGV, sta acquisendo dati e continuerà a farlo ancora per anni. Il risultato che si otterrà sarà senza
precedenti, data la mole dell’edificio vulcanico, ed avrà un significato scientifico rilevante ai fini della
capacità di utilizzo della tecnica della radiografia muonica.Progetto per Volcanic Attitude
Talk all’ Osservatorio Vesuviano La Radiografia muonica, nuove scoperte e sperimentazioni con il
rappresentante del progetto MURAVES (Luigi Cimmino, fisico) e Ignazio Mortellaro, artista.